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3 décembre 2008 3 03 /12 /décembre /2008 08:16
CALENDARIO DELL'AVVENTO DI LILI E TARTA
PRIMA TAPPA DELLA TARTA


IL NATALE POVERO DELLA TARTABAMBINA

In quei tempi, circa 35 anni fa, la TartaFamiglia viveva lontano dal paese di origine ..... circa 700 km. .... Sempre in Italia ma in luogo diverso
Succedeva quindi che i contatti con il resto dei parenti fossero limitati a qualche telefonata o lettera. Però appena le scuole chiudevano per le vacanze estive o le vacanze di Natale ... la TartaBimba tornava qui, dove risiede ora, a trovare i nonni.
L'Estate da sola con il TartaFratello .... A Natale con tutta la TartaFamiglia
I nonni erano contadini da generazioni e vivevano in una casa la cui struttura risale al 1500, più volte nell'arco dei secoli ristrutturata .... Ma la sua figura esterna ed interna è rimasta uguale .... Fino a diventare l'attuale dimora (bellissima) del TartaFratelloefamiglia
In quei tempi la casa era solo una povera casa di contadini ....... Struttura centrale su 3 piani, giorno con grande sala comune riscaldata dalla cucina a legna ..... zona dispensa dove faceva un freddo cane (era il frigo di adesso) ..... zona attistante dove esisteva una grandissima lastra di marmo rosso che fungeva da secchiaio, dove si lavava di tutto dai piatti ai secchi per il latte al bucato
Il secondo piano .... Vi erano 3 grandi camere .... Il riscaldamento centralizzato non esisteva, era già tanto che i nonni avessero messo il telefono per stare in contatto con noi, le camere erano quindi prive di riscaldamento .... Gelide è la parola giusta, ma con il progresso furono dotate di stufette elettriche tanto per ...............
Il terzo piano era la soffitta/granaio ..... li si mettano ancora le granaglie .... E nella seconda ala si poteva trovare tutto quello che di vecchio o antico veniva stipato li nell'arco degli anni
Ai lati della casa si trovava ..... una stalla dove vivevano 4 belle mucche da latte e il fienile al piano di sopra, all'altro lato altro fienile al piano di sopra e sotto una rimessa per gli attrezzi agricoli
Di fronte c'erano le da noi chiamate "casette" .... Struttura bassa e lunga che aveva all'interno: il porcile con un paio di grassi maiali a cui si faceva la festa subito dopo capodanno, il forno a legna dove si cucinava il pane .... Ma anche le focacce e un sacco di altre cose ........ il bagno, ebbene si .... Il bagno era esterno .....non vi dico andarci quando non veniva riscaldato .... Per farti una doccia toccava far fuoco per un giorno intero e naturalmente se non ti dovevi fare la doccia non veniva scaldato, quindi a volte ci si lavava in casa, luogo sicuramente più caldo ed accogliente .... Almeno d'inverno, e poi li si trovava anche la rimessa delle granaglie da usare nell'immediato e la stanza dei conigli
Altra struttura esterna era il pollaio
Come vedete una casa povera, con poche strutture, ma era tenuta linda e splendente da una nonna maniaca delle pulizie ...... e riscaldata dal calore delle persone che ci vivevano ... persone che mi mancano tantissimo .... I miei nonni ed uno zio.
Tornando al Natale .... La Tartafamiglia caricava la macchina e si metteva in viaggio durante la notte, cosi che i tartabimbi potessero dormire e non accorgersi delle lunghe ore di viaggio, si arrivava di solito in quel di Padova alle prime luci del giorno e ............ tutto era bianco, sempre ogni volta ..... ma non era neve ... nossignori ... era Brina.
Bianca candida brina che con l'aiuto della nebbia ghiacciata trasformava l'intero paesaggio facendolo sembrare un luogo di fiabe ..... bianco .... Tutto era bianco e ghiacciato
Ricordo bene che il freddo di quegli anni non è più tornato .... Ora non ghiaccia quasi più
Si arrivava a casa dei nonni e si veniva accolti dal calore degli affetti che per lunghi mesi ci erano mancati.
E li ............. Si cominciava a pensare al Natale
Essi!!! Perché aspettavano noi per tutto .......... Si andava in cerca di muschio nei campi ..... e si tornava con il naso gocciolante e un sacco di muschio verde che ci potevi fare un presepe di un km quadrato
Poi si andava in soffitta a prendere le decorazioni e si cominciava
Prima il pino fuori casa .... Piantato dallo zio solo ed esclusivamente per farci fare l'albero con le luci.
Era quindi piccolo nei primi anni e cresceva quanto si cresceva noi ......... ma finchè quella casa è stata abitata dai nonni e dallo zio, quell'albero è stato addobbato sempre e solo con quelle 3 file di palline, palline degli anni 70, quindi rigorosamente di plastica ..... se si vede adesso una cosa cosi si pensa subito "che orribile" .... Ma a noi quelle palle cosi grandi e plasticose piacevano un sacco.
Poi il giorno volgeva quasi al termine e quindi si rientrava in casa al caldo .....e si preparava il presepe
La carta colorata alle pareti .... Il muschio ... i giornali appallottolati per fare le colline .... La farina per fare la neve ..... le statuine, ogni anno una di nuova ci veniva regalata dallo zio ....... Una piccola fila di luci per illuminarlo .... E la culla vuota..... da riempire solo a mezzanotte della vigilia con il bambinello
Questi erano gli addobbi di Natale in quella casa .... Nient'altro
I regali non esistevano .... O meglio esistevano solo due pacchi .... Miracolosamente trovati la mattina di Natale dai TartaFratelli ^___^ .... Gioia immensa
Ma non c'erano pacchi e pacchetti per gli altri .... Eppure tutti erano felici e con le lacrime di gioia agli occhi .... Felici di essere insieme .... Per un anno ancora
Un anno la TartaBambina fece un cuscino alla sua nonna, un semplice cuscino ad uncinetto (avete presente le mattonelle?) .... Quel cuscino la nonna lo tenne sempre con se ...... era sulla sua sedia ..... sempre
L'ultimo Natale in quella povera casa .... I Tartafratelli erano cresciuti ..... e presi dal consumismo che si faceva strada nella Nazione, vollero un Natale diverso .... E arrivarono pieni di pacchettini (poche cosine) .... Ma uno per ciascuno ..... quella notte si alzarono e andarono giù in cucina a nasconderli ..... felici come mai .... Nonostante gli scalini di legno scricchiolante ..... tutti ne furono felici
Fu il primo anno in cui comparirono regali per tutti ............... tutti gli anni dopo furono cosi, pacchetti per tutti, ..... ma fu l'ultimo anno in cui si passò il Natale in quella casa
Una tragedia successe ..... e tutto cambiò .... La casa restò chiusa e fredda per anni ....... Per tornare a vivere nuovamente di gioia solo negli ultimi 7
Torniamo indietro .......... Si dormiva con la compagnia di una borsa dell'acqua calda, si andava a letto con un pigiama caldo e i calzini ..... sotto lenzuola di flanella e un paio di grosse trapunte di lana sormontate da un piumino di piume d'oca non trapuntato e quindi alto come una montagna ..... tipo un enorme cuscinone
Come ha ricordato di recente il Tartafratello .... Una volta entrati nel letto non riuscivi più a muoverti dal peso fino a mattina ihihihihi .......... Restavi li bloccato ma al caldo ^_^
La vigilia di Natale si mangiava di magro.... Qui la tradizione vuole cosi ...........
Mentre il giorno di Natale si mangiava di grasso
Ma in quegli anni il lusso era un bel brodo di gallina caldo .......... A metà mattina del giorno di natale la Tarta di ritorno dalla messa se ne beveva sempre una tazza fumante seduta davanti alla cucina a legna
Si mangiava quindi una bella minestra con i tortellini (i mitici e tanto sognati tortellini) .... Il lesso accompagnato da un buon purè ..... e forse ci scappava anche la verdura lessa e ripassata in padella
Ma quanto si mangiava!!!!
Con il passare degli anni si è aggiunta la tradizione del pollo arrosto e delle patate arrosto
Ma quello che aveva peso era lo stare tutti insieme ...... ascoltare le vecchie storie dei nonni ......
Il nonno diceva sempre che la Tartafamiglia è sempre stata povera .... Ma per fortuna ha avuto sempre di che mangiare ....... Tutti prodotti da loro, i polli, il latte il burro il formaggio e tutte le verdure che venivano dall'orto
Si comperava poco .... Il sale.... La farina .... Lo zucchero ... il caffè (grande lusso)
La neve faceva la sua comparsa spesso ...... e a volte nevicava la sera di Natale ...... era bellissimo!
Soprattutto considerando che la Tartafamiglia viveva in quegli anni in un luogo dove invece non nevicava mai
Si passavano le giornate a correre fuori al freddo .... A trovare i parenti .... A giocare con i cugini ...... a leggere al caldo dentro casa seduti vicino ad una finestra dalla quale si vedevano le montagne
Si andava ogni mattina a svuotare le ciotole dell'acqua dei vari animali e a riempirle di acqua nuova ..... perché durante la notte diventava un unico blocco di ghiaccio ....... Si andava a giocare con i conigli e a rompere le scatole al gallo ... che sapeva come vendicarsi!
Si andava in giro con i genitori a vedere i presepi più belli dei vari paesi ...... si andava a fare un giro in città a vedere le poche vetrine
Si stava bene
Tranne il giorno in cui si uccideva il maiale ....... Ma questa è un'altra storia

C'è solo che il Natale in quei tempi rappresentava qualcosa di veramente religioso, si pregava molto di più, non solo per noi stessi ma anche per tutti i propri cari e tutte le persone del mondo
Rappresentava una pausa dal lavoro, del tempo da passare con le persone a cui si vuole bene .... Non guardando un film alla tv o le partite di calcio ..... o qualsiasi altra cosa
La tv veniva lasciata spenta eppure non ci si annoiava mai
Non si spendevano un sacco di soldi per regali che non servono .... Ma si spendeva del tempo per abbracciare qualcuno
Non si addobbavano le case come fossero bomboniere .... Ma si creavano solo quei due angolini festaioli e bastavano .... Accidenti se bastavano
Non si mangiava come maiali ..... ma soprattutto non si sprecava tutto il cibo che viene sprecato adesso ......
Erano altri tempi
Erano i tempi di un Natale povero, ma pieno di amore, gioia, lealtà, fratellanza, generosità

Un po' di nostalgia la Tarta ce l'ha per quei tempi
Non si può tornare indietro ..... ma vorrei tanto riassaporare i sentimenti che provavo in quegli anni

E magari poter riabbracciare ancora quelle tre persone che vivevano in quella grandissima ma povera casa ..... quelle persone che sono quelle che più mi mancano

Buon Natale a voi

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commentaires

G
I miei natali sono sempre stati molto molto diversi da quelli che hai passato tu.... ho sempre avuto tanti piccoli regali (sia ben chiaro, non sono figlia di rockfeller!) tante piccole cosine... e alla vigilia i regali vengono tutti numerati e si estrae l'ordine di apertura. e tutti guardano cosa c'è nel pacco e commentano... è divertente, è un modo per stare tutti insieme. fotunatamente io la mia famiglia e tutti i miei parenti cari li ho vicinissimi, quindi posso vederli sempre e passare sempre del tempo con loro. <br /> Quest'anno sarà il primo natale senza la nonna e questo renderà tutti un pò più tristi e probabilmente ci renderà ancora più uniti nel ricordarla.<br /> <br /> Secondo me non importa come si festeggia il natale se con mille regali o zero, se con mille decorazioni o meno, quelle sono cose che dipendono dal gusto personale. L'importante è come si è dentro e quello che si riesce a provare in questo periodo, a mio avviso, magico.<br /> <br /> :)
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S
Grazie Tarta,quanti bei ricordi si son risvegliati in me leggendo le tue parole!!!Che emozione,questo è Natale!!!!<br /> Un abbraccio
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A
Tesoro di donna!!!!!!! Tutto quello che mi hai donato mi piace!! Il biglietto è delizioso come l'augurio che mi hai inviato, la candela l'accenderò molto volentieri!! Anche gli addobbi sono già posizionati!! Sono felice di essere passato da te quel giorno!! Ti ho dedicato un post è il minimo!!<br /> Un bacione e un abbraccio stritolante!!<br /> Angela
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N
Questo è un post davvero bellissimo...ha parlato esclusivamente il cuore! Devo dirti che mi sono un pochino immedesimata...anch'io ho origini contadine...i miei nonni, i bisnonni e tutti gli zii materni conducevano una vita come quella che hai magistralmente descritto in questa meravigliosa storia...sai cosa mi è venuto in mente mentre leggevo della camera da letto fredda? Mia nonna metteva un aggeggio sotto le coperte, una specie di treppiedi con un contenitore per le braci per poter riscaldare il letto. E mi ricordo anche che, essendo originaria delle colline del Monferrato famose per i loro vini, che mia nonna appendeva ai travi delle stanze da letto i grappoli d'uva a seccare, e poi i vetri ghiacciati...ma non fuori...all'interno della stanza...e il profumo della legna che bruciava nella stufa...l'aroma del caffellatte che saliva per la scala...grazie Ornella...grazie di cuore per aver aperto uno scrigno del mio cuore e avermi fatto rivivere dei ricordi tra i più belli della mia vita! Ti abbraccio, Nadia
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M
E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti, sembra di vivere quei momenti e di esserne protagonisti, io il Natale con i miei nonni non me lo ricordo, sono mancati quando ero picccola, però mi ricordo quello con i miei genitori, anche per noi un Natale povero ma piaùeno d' amore.Il primo e unico bambolotto l'ho ricevuto dalla ditta dei miei genitori come regalo della befana.<br /> Continua a deliziarci con i tuoi racconti.<br /> Marinella
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